polizza catastrofali obbligatoria: tutto quello che devi sapere nel 2025
Con l’entrata in vigore della nuova normativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, dal 2025 le imprese italiane sono obbligate a stipulare una copertura assicurativa contro eventi catastrofali. In questo articolo analizziamo in dettaglio destinatari, costi, tipologie di copertura e tutte le domande più cercate su Google.
Chi è destinatario del nuovo obbligo?
La normativa impone l’obbligo di stipulare una polizza catastrofali obbligatoria per:
- Tutte le imprese con sede legale in Italia
- Le aziende con sede legale all’estero ma con stabile organizzazione in Italia
- Esclusi: imprenditori agricoli e imprese i cui beni immobili sono gravati da abuso edilizio
Questo obbligo mira a proteggere il tessuto produttivo nazionale da danni ingenti causati da eventi naturali estremi.
Quanto costa una polizza per eventi catastrofali?
Il costo di una polizza per eventi catastrofali dipende da numerosi fattori:
- Localizzazione geografica: aree ad alto rischio (ad es. zone sismiche o soggette a alluvioni) comportano premi più elevati.
- Valore dei beni assicurati: fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali incidono sul premio.
- Misure di prevenzione: investimenti in sicurezza possono ridurre il costo.
Ad esempio, una polizza terremoto viene tarata in base al rischio sismico dell’area e alle caratteristiche strutturali dell’edificio.
Tipologie di polizze assicurative obbligatorie
Tra le polizze assicurative obbligatorie per le imprese, spicca la polizza CAT NAT (abbreviazione di catastrofali naturali). Essa copre i danni da:
- Terremoti
- Alluvioni, inondazioni ed esondazioni
- Frane
Le imprese che non rientrano nel comparto agricolo sono tenute a stipulare questa polizza, mentre per gli imprenditori agricoli si applica la disciplina del Fondo mutualistico nazionale.
Quali danni e rischi copre l'assicurazione?
La copertura assicurativa obbligatoria per eventi catastrofali prevede l’indennizzo per i danni diretti subiti da:
- Terreni e fabbricati
- Impianti e macchinari
- Attrezzature industriali e commerciali
Le polizze escludono generalmente danni derivanti da abusi edilizi, eventi non coperti (come incendi, atti terroristici o danni indotti intenzionalmente dall’uomo) e altre esclusioni specifiche indicate nel contratto.
Cosa stabilisce la normativa?
La Legge di Bilancio 2024(art. 1, commi 101-111 della L. 213/2023) ha introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare una copertura assicurativa contro i danni da eventi catastrofali. Le principali disposizioni sono:
- L’obbligo decorre dal 31 marzo 2025 (con scadenze differenziate per alcuni settori, come la pesca e l’acquacoltura).
- La polizza deve essere proporzionale al rischio territoriale e prevede premi calcolati in base alla vulnerabilità dei beni assicurati.
- Il mancato adempimento comporta conseguenze quali l’esclusione da agevolazioni, contributi e sovvenzioni pubbliche.
- È previsto un decreto attuativo(del MIMIT) che ne definirà le modalità operative.
La normativa mira a ridurre il protection gap, ossia la differenza tra le perdite economiche effettive e quelle coperte dalle assicurazioni.
Quali sono gli eventi e i rischi catastrofali?
Gli eventi catastrofali sono fenomeni naturali di elevata intensità e impatto. Tra questi rientrano:
- Terremoti – considerati tra i fenomeni naturali più pericolosi per via della loro capacità distruttiva.
- Alluvioni, inondazioni ed esondazioni – frequenti in molte regioni italiane.
- Frane – particolarmente in aree montuose o soggette a erosione.
- Eventi atmosferici estremi (trombe d’aria, grandinate) che possono causare danni diretti e indiretti.
Secondo relazioni parlamentari, l’Italia è estremamente esposta: quasi il 94% dei comuni risulta a rischio di tali eventi.
Premi, garanzie e incentivi statali
Le polizze per eventi catastrofali prevedono solitamente due tipologie di premio:
- Premio variabile: calcolato in base al rischio specifico dell’area e al valore dei beni assicurati.
- Premio fisso con franchigia: dove una parte del danno (fino al 15%) resta a carico dell’assicurato.
Oltre alla copertura base, esistono garanzie opzionali che possono includere:
- Danni indiretti e interruzione dell’attività
- Perdita di profitto
- Coperture estese a fenomeni atmosferici non standard
Lo Stato ha incentivato la diffusione delle polizze tramite agevolazioni e la creazione di piattaforme online per il confronto delle offerte, con il supporto di IVASS.
Cosa succede in caso di mancata assicurazione?
In assenza della stipula della polizza obbligatoria, le imprese rischiano:
- Di essere escluse dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni finanziarie pubbliche.
- Di dover sostenere da sole ingenti danni in caso di sinistro, compromettendo la continuità aziendale.
- Problemi nella gestione del rischio e difficoltà nell’ottenere finanziamenti.
Altre domande frequenti
La polizza CAT NAT è obbligatoria?
Sì, per le imprese non agricole la polizza CAT NAT è obbligatoria. Essa garantisce la copertura per i danni causati da eventi catastrofali quali terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni, mentre per il settore agricolo è prevista una disciplina specifica.
Quali sono i due tipi di assicurazione per i rischi catastrofali?
Le compagnie assicurative offrono principalmente due modalità di copertura: una con premio variabile, calcolato in base al rischio specifico dell’area e al valore dei beni assicurati, e una con premio fisso, generalmente associato a una franchigia (di solito non superiore al 15% del danno).
Cosa significa "obbligo cat nat"?
Il termine "obbligo cat nat" è un'abbreviazione che indica l'obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i rischi da eventi catastrofali naturali (CAT NAT), come previsto dalla recente normativa.
Quali sono i casi in cui l'assicurazione non paga?
Le esclusioni tipiche comprendono danni causati da abusi edilizi, eventi non previsti dal contratto (come incendi, atti di terrorismo o danni intenzionali) e situazioni esplicitamente escluse dalle clausole contrattuali.
Cos'è IVASS?
IVASS, l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, è l'ente regolatore del settore assicurativo in Italia. Esso si occupa di vigilare sulla correttezza e trasparenza delle operazioni assicurative e di tutelare gli interessi degli assicurati.
Qual è l'attuale grado di copertura delle imprese italiane rispetto agli eventi catastrofali?
Attualmente, solo una piccola percentuale delle PMI italiane dispone di una copertura completa contro gli eventi catastrofali. Questo evidenzia un notevole protection gap che la nuova normativa intende colmare.
Cos'è il protection gap?
Il protection gap rappresenta la differenza tra le perdite economiche complessive derivanti da eventi naturali e la parte di tali perdite effettivamente coperta dalle polizze assicurative. La normativa punta a ridurre questo divario.
Quali sono i disastri naturali più gravi in Italia?
L'Italia ha subito eventi devastanti come il terremoto dell'Aquila del 2009 e gravi alluvioni in Emilia-Romagna, oltre a frequenti frane e inondazioni in varie regioni, che evidenziano la forte esposizione del territorio a tali rischi.
Cosa dice la teoria delle catastrofi?
La teoria delle catastrofi analizza come eventi estremi, seppur rari, possano causare danni sproporzionati rispetto alla loro frequenza. Essa evidenzia l'importanza di adottare strategie di gestione del rischio che considerino anche le code di distribuzione degli eventi.
Qual è il fenomeno naturale più pericoloso del mondo?
Sebbene la pericolosità dipenda dai criteri di valutazione, i terremoti sono spesso considerati tra i fenomeni naturali più pericolosi a causa della loro capacità distruttiva e dell'ampia diffusione dei danni.
Quali sono state le alluvioni più disastrose in Italia dal 1900 a oggi?
Tra le alluvioni più disastrose si ricordano quelle di Firenze nel 1966, oltre agli eventi recenti in Emilia-Romagna che hanno causato danni ingenti a infrastrutture e abitazioni, segnando momenti critici per il paese.
Come si possono evitare le catastrofi naturali?
Sebbene non sia possibile prevenirle del tutto, investire in infrastrutture resilienti, sistemi di allerta precoce e misure di sicurezza e prevenzione può ridurre significativamente l’impatto degli eventi catastrofali.
