Introduzione
In Italia, il nuovo obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali si applica a specifiche categorie di beni e attività esposte a rischi elevati di eventi naturali estremi. Il rischio di calamità naturali come terremoti, alluvioni, frane e incendi è sempre più rilevante, e la legislazione ha reso obbligatoria la stipula di polizze specifiche per proteggere le proprietà e le imprese situate in zone vulnerabili.
Normativa di Riferimento
Il nuovo obbligo di polizza catastrofale è disciplinato dalla Legge 234/2012 e dal Decreto Ministeriale 30 giugno 2018, che stabiliscono le modalità di protezione per le aziende agricole, le imprese e le abitazioni in zone vulnerabili ai rischi naturali. Inoltre, la Direttiva 2007/60/CE dell'Unione Europea fornisce le linee guida per la protezione contro i rischi di alluvione e altre calamità naturali, che sono state recepite dalla normativa italiana.
La legge stabilisce che le polizze contro i rischi catastrofali siano obbligatorie per le aziende e i proprietari di immobili situati in aree a rischio di eventi catastrofali. La normativa è stata introdotta per prevenire danni ingenti che potrebbero minacciare la stabilità economica e sociale delle zone vulnerabili.
Categorie Obbligate a Sottoscrivere la Polizza
Le categorie obbligate a stipulare la polizza catastrofale sono:
- Aziende e attività commerciali situate in zone geografiche a rischio elevato di eventi naturali come terremoti e alluvioni.
- Proprietari di immobili situati in aree ad alto rischio di frane, terremoti, e inondazioni. Le proprietà in zone sismiche, ad esempio, devono essere coperte da polizze contro i terremoti.
- Aziende agricole che operano in territori a rischio idrogeologico, come le zone agricole vulnerabili a frane o esondazioni dei fiumi.
Secondo la Direttiva 2007/60/CE, le politiche di protezione contro i rischi catastrofali devono essere applicate in modo sistematico in tutte le aree vulnerabili, a partire dalle regioni a rischio più elevato, come la zona sismica 1, che comprende gran parte dell'Italia centrale e meridionale.
Dati Statistici sul Rischio Catastrofale
Secondo un rapporto del Dipartimento della Protezione Civile, circa il 20% del territorio italiano è considerato ad alto rischio per eventi catastrofali come terremoti e alluvioni. L'Italia è tra i paesi europei con il maggior numero di zone sismiche e soggette a frane, il che giustifica l'adozione di polizze obbligatorie per proteggere le proprietà e le attività economiche.
Inoltre, secondo una ricerca dell' ISTAT, circa il 25% delle abitazioni in Italia si trovano in zone ad alto rischio idrogeologico, mentre il rischio sismico interessa oltre il 40% del territorio nazionale. Questo rende indispensabile l'adozione di polizze catastrofali per le aree vulnerabili.
Come Adottare la Polizza Catastrofale: Pratiche e Costi
Adottare una polizza catastrofale è un passo importante per tutelare la propria attività o proprietà. Per farlo, è necessario prima valutare il rischio specifico della zona in cui si trova l’immobile o l’azienda. Ogni polizza sarà personalizzata in base ai rischi di terremoto, alluvioni o frane, con costi variabili in base alla posizione geografica e al valore del bene assicurato.
Per esempio, un'azienda situata in una zona ad alto rischio sismico può aspettarsi di pagare premi più elevati rispetto a una che si trova in un'area a basso rischio. In generale, il costo annuo di una polizza catastrofale per una piccola azienda agricola può variare tra i 500 e i 3.000 euro, in base al valore del terreno, degli edifici e del rischio associato.
È consigliabile rivolgersi a un consulente assicurativo per ottenere un preventivo personalizzato e determinare la copertura più adatta alle proprie esigenze.